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I focus della prima giornata della 63a MIG

Domenica 26 novembre il grande appuntamento internazionale dedicato al “Dolce Freddo” è stato caratterizzato da eventi imperdibili.

Sono stati selezionati i gusti che rappresenteranno Milano Cortina 2026: nomi spiccatamente invernali e territoriali, con rimandi a sapori decisi, ambiziosi e non canonici. “Gelato per le Olimpiadi” è il contest ideato dalla MIG per Milano-Cortina 2026 e nella giornata di domenica, con la supervisione di Gianfranco Vissani a capo della giuria, si sono dati battaglia 14 mastri gelatieri, ognuno con un gusto inventato appositamente per la gara e pensato in chiave olimpica. I cinque finalisti sono Vanessa Piantari con il gusto “Neve”, Silvia Bianco con “Morello” a base di noce di Eraclea e latte di capra, Mauro Crivellaro con “Sfumature di verde”, Giovanni Talo e Marco Reato con “Sulle piste”. Questi cinque gelatieri potranno seguire le gare olimpiche di Cortina e voleranno alla finalissima che decreterà il gusto olimpico. Il prossimo anno, infatti, la MIG selezionerà altri cinque finalisti e nel 2025 i dieci mastri gelatieri si sfideranno nella gara decisiva.

La MIG 2023 punta all’innovazione senza dimenticare l’importanza della tradizione. Ecco che nasce il gusto del “rasentin”, l’ammazza caffè in salsa veneta che diventa gelato. Il gioco di grappa che pulisce la tazzina del caffè è stato infatti ripreso dai mastri gelatieri dello stand Regione Veneto ed è diventato un gusto di gelato al caffè con base latte, dolcificato con  zucchero di canna bio, miele e zucchero d’uva biologico, mescolato con un estratto della Illy 100% arabica. Il tutto con una punta di grappa da correzione Schiavo da Costabissara. La novità è stata presentata nella giornata che ha portato alla Mig la TWC insieme al gusto tiramisù con cioccolato al 70%. La base è il tuorlo d’uovo fresco, con mascarpone dolcificato al miele d’acacia artigianale; nel mezzo il savoiardo, imbevuto in una bagna al caffè, dolcificata con zucchero di canna. Per finire, il gusto è ricoperto con cacao Barry Dècor.

Tiramisù e “rasentin” fanno parte delle eccellenze del Veneto, protagoniste nello stand della Regione insieme alle DOP e alle IGP, abbinate al gelato. Tra le altre, riso veronese, formaggio Piave e Asiago, vino Valpolicella, fagioli di Lamon, radicchio di Treviso e olio extravergine del Garda, trasformati alla MIG in pallina gelato per accompagnare grandi piatti.

Nella giornata inaugurale anche un ricordo per Vittorio Bartyan, grande amico del gelato artigianale, patron della ditta Telme, mancato undici mesi fa. Alla famiglia è stata consegnata una targa alla memoria. Filippo Bano, presidente dei gelatieri artigiani triveneti, ha annunciato di aver proposto un concorso nazionale di gelateria dedicato a lui.

Consegna ricordo Vittorio Bartyan al figlio Michele

Inoltre è stato protagonista anche il ricordo della tragedia del Vajont. Sono quasi 600 i chilometri che separano Longarone Fiere Dolomiti dalle Langhe piemontesi. Percorrerli in macchina richiede circa 6 ore. Percorrerli con la forza della memoria molto meno. Ci ha pensato “Tempo di nocciole”, azienda agricola di Cravanzana, Cuneo, che da 11 anni a questa parte non manca un appuntamento con la MIG e che quest’anno ha voluto dedicare le sue etichette all’anniversario del Vajont. Un ricordo speciale in un packaging d’artista. L’etichetta infatti pennella l’abitato di Longarone, sullo sfondo la diga e il monte Toc.

60esimo Vajont iniziativa tempo di nocciole

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