Amicambiente: sostenibilità nel settore HoReCa
E’ stato presentato nella Veranda di Palazzo Castiglioni, sede di Confcommercio Milano, Amicambiente, progetto di sostenibilità per il settore HoReCa, promosso e ideato da Adriatica Oli in partnership con APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, che vede la collaborazione di Confcommercio Milano, Epam e Forestami.
Nell’ottica di una progettazione integrata con quelli che sono i grandi temi che la categoria sta affrontando, particolare rilevanza viene data al tema della sostenibilità ambientale. Amicambiente nasce proprio dalla consapevolezza che la sostenibilità ambientale deve essere concreta e che il settore HoReCa può e deve avere un ruolo di primo piano in questo percorso. Il tema centrale del progetto è quello della crescita condivisa che sostiene l’innovazione. In questo caso il concetto di crescita non è solo inteso come crescita professionale, ma anche personale, sociale e sostenibile, creando una community di ristoratori che vuole impegnarsi e agire insieme a beneficio della terra e delle persone con azioni concrete, come quello di aderire a progetti di piantumazione.
L’obiettivo è quello di formare, sensibilizzare e promuovere i locali che praticano smaltimento sostenibile di olio esausto, con evidente vantaggio per la sostenibilità ambientale, ma anche economica. Il servizio di recupero degli oli sarà arricchito dalla possibilità di accedere a un percorso formativo e a materiali di comunicazione volti a valorizzare e moltiplicare gli aspetti positivi dell’azione.
Il progetto si concentra sulla riduzione delle emissioni di CO2 nella gestione responsabile degli oli vegetali esausti tramite uno stretto rapporto di collaborazione tra i locali e l’azienda. Affidando gli OVE prodotti dalla propria attività ad Adriatica Oli, il locale entrerà a far parte della community Amicambiente, inserendo i propri scarti in una filiera sostenibile che rigenera il rifiuto in una risorsa energetica green a basso impatto ambientale. Nell’ultima fase della lavorazione, l’olio rigenerato verrà utilizzato per la produzione di biodiesel, un biocarburante rinnovabile che riduce di circa il 40% le emissioni di CO2 rispetto al gasolio. Entrando nella community, inoltre, il locale riceverà un kit di prodotti tra cui una label che gli permetterà di identificarsi, anche agli occhi dei clienti, come luogo sostenibile.
Sono intervenuti alla presentazione del progetto Marco Barbieri – Segretario Generale di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Elena Grandi – Assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Sonia Re -Direttore Generale di APCI, Alessandra Mallamo – Responsabile di Amicambiente, Giorgio Tanoni – CEO di Adriatica Oli & HoReCa Group, Rossella Citterio – Direttore Comunicazione di Forestami e Andrea Marchelli – Direttore Marketing di Olitalia.
Come commenta Marco Barbieri, Segretario Generale di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, la sostenibilità è un fattore ormai abilitante per il successo di un’impresa e il terziario sta sviluppando progetti e sperimentazioni che diventano spesso best practice. Dal plastic free al riuso del cibo, dall’economia circolare alla rigenerazione urbana. Il tema della sostenibilità è trasversale a tutti i settori e oggi deve avere una triplice declinazione: economica, sociale e ambientale. Amicambiente è un esempio di concreta applicazione dei valori della sostenibilità applicati al settore HoReCa.
Alessandra Mallamo, CEO di GoodCom, racconta di come Amicambiente sia nata dalla volomtà di Giorgio Tanoni, CEO di Adriatica Oli, di creare una community all’interno del settore Horeca, una community speciale capace di unire i ristoratori in un progetto concreto di sostenibilità. “Alimentiamo buone pratiche” significa fare sostenibilità producendo crescita, legami significativi e valore ad alto potenziale.
Prendendo parte al progetto Amicambiente i ristoranti e i locali aderenti diventeranno anche protagonisti del progetto Forestami, promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano, che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030, per far crescere il capitale naturale, pulire l’aria, migliorare la vita della grande Milano e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Rossella Citterio, Direttore Comunicazione di Forestami, sostiene che Forestami sia un progetto partecipato che oltre a voler raggiungere la piantagione di 3 milioni di alberi entro il 2030, sia anche un’opportunità di un’evoluzione civica e culturale di tutti i cittadini rispetto all’importanza della natura in città.
Un progetto che parte dalla città di Milano, grazie anche al supporto dell’Assessorato all’Ambiente e al Verde, rappresentato dall’Assessore Elena Grandi, è lieta di registrare nuove adesioni da parte di soggetti privati a Forestami, un progetto ambizioso che si nutre anche del contributo delle aziende al di fuori del perimetro disegnato da associazioni ed enti pubblici. L’Assessore Grandi si ritiene anche soddisfatta dal fatto che la sensibilità ambientale si traduca in azioni concrete, come accade anche nel settore dell’ospitalità che mostra importanti margini di miglioramento, ad esempio in materia di ciclo virtuoso dei rifiuti, riduzione degli sprechi e dei consumi o nell’utilizzo di materiali riciclabili.
In sala alcune case History che hanno creduto in questo progetto, sostenendolo con la loro adesione, importanti nomi della Ristorazione Milanese e l’ANBC- Associazione Nazionale Banqueting e Catering. Lo chef Andrea Aprea sostiene che cibo e pianeta siano due facce della stessa medaglia e che se si vuole godere di sapori che parlano di territori è fondamentale avere a cuore il rapporto con la terra, il mare, l’aria, l’acqua e gli animali.
Il tema della sostenibilità è stato quest’anno anche il letimotiv della presenza di APCI a TuttoFood 2023 con uno spazio tutto dedicato al tema, punto di incontro tra aziende e operatori. Sonia Re, Direttore Generale di APCI, ricorda come l’associazione sia da tempo impegnata in progetti di partecipazione attiva degli chef, che possono diventare protagonisti e ambasciatori della sostenibilità ambientale, acquisendo a loro volta comportamenti sostenibili, dall’attenzione agli approvvigionamenti alla preparazione del menù, allo smaltimento dei rifiuti.