PuntoIT n°111 Luglio-Agosto 2022

LUGL I O - AGOSTO 2022 / 125 Si chiama hug therapy, “terapia dell’abbraccio” e ne ha parlato Lia Barbery nel libro “Il linguaggio degli abbracci” uscito nel 2007. Secondo l’autrice mettere le braccia intorno a una persona è una delle forme più autentiche di comunicazione non verbale ed espressione emotiva che aiuta a migliorare le relazioni. Perché fa bene? Perché con un gesto d’affetto o con le coccole il nostro organismo rilascia l’ossitocina, una sostanza che riduce stress e ansia e induce calma e serenità. Reazione positiva L’ossitocina è chiamata l’ormone dell’amore poiché favorisce il parto e l’allattamento e salda il legame fra madre e bambino. In generale facilita i legami sociali e di coppia, migliora la qualità del sonno e la memoria, previene la depressione, riduce i sintomi del dolore. Pablo Heimplatz on Unsplash Tani Eisenstein on Unsplash Professionisti certificati A Londra, come in altre città d’Europa e degli Stati Uniti, ci sono terapisti dell’abbraccio certificati, i Certified Professional Cuddler che utilizzano il tocco terapeutico e il contatto umano come strumento per il benessere. Tutti attraversano momenti nella vita in cui si sentono non amati o invisibili, si legge in uno dei siti dedicati, la nostra missione è che in questi momenti le persone possano contare su qualcuno che si preoccupa per loro anche se non hanno famiglia, amici o partner a cui rivolgersi.

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