Trionfo estivo
Dissetante e rimineralizzante, il melone è il frutto perfetto per l’estate, ingrediente versatile per creare bevande salutari e profumare sorbetti, granite, aperitivi e semifreddi
Origini incerte
È considerato un frutto ma, in realtà, è un ortaggio, stretto parente di zucca, cetriolo e anguria. La pianta è un’erbacea che sviluppa lunghi steli ramificati che, normalmente, si lasciano strisciare sul terreno ma cui si può conferire anche un elegante portamento rampicante. Alcuni studiosi dicono che provenga dall’Africa mentre altri dall’Asia Minore, ma non si conosce la specie selvatica originaria. Sicuramente è molto antica, pare che già 3mila anni fa i Sumeri la conoscessero, perché i suoi frutti sono presenti sulle tavole imbandite rappresentate nei bassorilievi.
Dall’antichità a oggi
Numerosi documenti storici ritrovati provano che gli an tichi Greci e Romani consumavano abitualmente
meloni provenienti dall’Asia Minore; nelle sue cronache Plinio il Vecchio narra che l’imperatore Tiberio ne
era particolarmente goloso e il medico greco Galeno riconobbe e studiò per primo le tante proprietà salutari contenute in questo straordinario frutto. In seguito alla caduta dell’Impero Romano, cessò l’afflusso di meloni da Oriente, ma la loro coltivazione aveva ormai cominciato a diffondersi nel Mediterraneo, soprattutto in Spagna e in Italia. Oggi nel nostro Paese si conta una produzione complessiva di 633mila tonnellate; primo produttore assoluto è la Sicilia, con 172mila tonnellate, seguita da Lombardia con 106mila tonnellate, Puglia (55mila) ed Emilia Romagna (45mila).
Derby con l’anguria
È più amata l’anguria oppure il melone? Mentre nel resto del mondo l’anguria si classifica prima assoluta nella produzione e nei consumi, nel nostro Paese chi tiene banco è sicuramente il melone. In totale controtendenza, rispetto al quadro internazionale, da noi si consuma quasi l’intera produzione e l’esportazione, di conseguenza, è davvero limitata. Quindi, non c’è dubbio che, almeno nella nostra classifica nazionale, il derby ortofrutticolo veda vincitore il profumato frutto a pasta gialla, arancione o bianca.
I più diffusi
Sono molte le varietà di meloni esistenti in Italia. Il catalogo del Ministero delle Politiche Agricole ne registra
una cinquantina (a livello mondiale, naturalmente, sono molte di più). Le più consumate dalle famiglie italiane
sono quelle del melone Retato e del Cantalupo. Il primo ha la buccia ricoperta da un reticolo fittissimo color corda che preserva il frutto anche dopo la raccolta; la polpa è gialla arancione, molto dolce e aromatica.
La specie Cantalupo, invece, ha scorza liscia con venature di colore verde scuro; è più delicata e ha polpa giallina con profumo intenso.
Origine romana
Il nome “Cantalupo” è quello di una città vicina a Roma chiamata Cantalupo in Sabina, dove nel 1400 i semi di melone portati dall’Armenia Furono piantati nei terreni pontifici. Tra le varietà di cantalupo più apprezzate ci sono il tipo Comune a polpa rossa, molto diffuso nella zona di Latina, e il Prescott, fortemente profumato, indicato soprattutto per gli antipasti.
nell’antichità il melone era più piccolo
e meno zuccherino, lo si mangiava con pepe
e aceto, condito come un’insalata
Eccellenza del territorio
Terra vocata per i meloni è la zona di confine compresa fra Lombardia ed Emilia Romagna dove, fin dall’epoca
rinascimentale, è coltivato il melone Mantovano. Ricercato e apprezzato per le eccellenti caratteristiche gustative della sua polpa soda e succosa, ha ottenuto nel 2013 il marchio europeo Igp e la!sua coltivazione è severamente regolamentata da un disciplinare che circoscrive le zone predisposte per la sua produzione in ventisei Comuni del mantovano, otto nella provincia di Cremona e tre tra quelle di Modena, Ferrara e Bologna. È presente nelle due tipologie, cantalupensis e reticulata.
Frutto d’inverno
Sebbene il melone sia considerato prettamente estivo, esistono varietà cosiddette invernali. Sono coltivate soprattutto nelle regioni meridionali; la buccia è liscia e senza costole, di colore giallo o verde scuro e hanno
polpa bianca o gialla dal sapore molto dolce. Sprigionano tutto il loro aroma solo nel momento in cui vengono aperte. Tra le varietà più no te, si ricordano il Gigante di Napoli (buccia sottilissima, polpa dolcissima), il Morettino (di colore verde scuro) e il Melone di Malta (la polpa presenta un cromatismo striato che va dal bianco pallido al verde intenso). Sono detti invernali non per la stagione di raccolta, ma per la lunga conservabilità che permette di consumarli fino a dicembre o gennaio.
Come consumare
Il melone va conservato in un luogo fresco o in frigorifero (fino a tre giorni), avvolgendolo prima nella carta e poi in un sacchetto per alimenti perché non assorba gli odori degli altri cibi. Va fatto riposare a temperatura ambiente un’ora prima di consumarlo, così è più digeribile e i suoi nutrienti possono essere meglio assimilati. Il frutto dorato, infatti, non è solo dolce e dissetante, è ricco di sali, vitamine e fibre, un vero integratore dalle proprietà disinfiammanti, diuretiche e rinfrescanti
due o tre fette di melone
sono in grado di fornire il corretto
fabbisogno giornaliero
di vitamina A e C
Può vincere il caldo..
Secondo una ricerca effettuata in Scozia presso la Medical School dell’Università di Aberdeen, il melone è in grado di prevenirla maggior parte dei disagi legati al caldo. Fornisce una miscela equilibrata di liquidi (circa il 900 percento del suo peso totale è acqua) ed è ricco di minerali, tra cui sodio, calcio, magnesio e soprattutto potassio che contribuisce a tenere sotto controllo la pressione e ripristina le scorte idriche perdute a causa della sudorazione. Il buon contenuto di ferro, contrasta anemia e stanchezza alimentate dal calore.!
… e mantenere snelli
Contrastano la disidratazione anche gli zuccheri e le vitamine antiossidanti. Il melone estivo è ricco di vitamina
C, del gruppo B e di vitamina A, come testimonia il colore arancione, dovuto alla presenza di betacarotene, la stessa sostanza che dà la tinta alle carote e che l’organismo trasforma in vitamina. E le calorie? Davvero poche: solo 33 per 100 grammi di polpa, mentre i grassi so no praticamente inesistenti (per 100 grammi circa lo 0,19 per cento) e gli zuccheri sono in media 7,86 grammi per etto. Il melone, quindi, non pesa sulla bilancia.
Il meglio di sé..
Il melone si presta a molteplici utilizzi, compreso il tanto diffuso piatto “prosciutto e melone” (l’abbinamento pare abbia quasi millecinquecento anni di storia), ma è quando lo si impiega nelle preparazioni di gelateria e pasticceria che esprime le sue migliori potenzialità. La crema di melone e la mousse – golose e rinfrescanti da gustare in coppa – sono anche ingredienti base per comporre inediti dessert. Aggiungono un tocco estivo a cheesecake e panna cotta e si possono utilizzare per farcire cupcakes, pan di spagna, torte senza cottura e preparare clafoutis e semifreddi. Per queste ricette è consigliato il melone Cantalupo, retato o liscio, raccolto maturo e sodo in piena stagione.
Elisir della tradizione
Da assaggiare il Meloncello Campano, un liquore denso e cremoso a base di latte, zucchero e infuso di melone Cantalupo macerato nell’alcol; è prodotto da Sorrento ad Amalfi sino al Cilento, dove da sempre è radicata una ricca tradizione legata alla produzione di liquori. Dolce e morbido al palato, è da bere fresco e da tenere in frigo, pronto per profumare creme, gelati, budini, dolci e cocktail. Anche la confettura di melone dona delicate aromatizzazioni a tartellette e crostate, senza dimenticare la conserva di melone al Porto, ottimo accompagnamento di dolci, ma anche di piatti salati, come formaggi e carni bianche.
Drink aromatici
Con tutte le varietà di melone, estive e invernali, si possono creare dissetanti long drink vegetariani, gustosi aperitivi e cocktail, alcolici e non. Le versioni aromatizzate al melone spopolano, una delle più riuscite è la Caipi roska, una variante dolce e tropicale della Caipirinha che, al posto della Cachaça, si usa la Vodka e in questo caso un’aggiunta di polpa di melone. La più semplice prevede 3/4 oz Vodka – ½ oz liquore al melone – ½ lime – 2 ts zucchero di canna – 2 oz polpa/uurea di melone.