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Soluzioni dal mare

Dalla cucina orientale, le alghe sono arrivate sulle tavole di tutto il mondo e, a detta degli esperti, possono rappresentare una soluzione concreta al problema della fame nel mondo.

Consumi in crescita

Fino a ieri, le alghe erano un ingrediente quasi esclusivo della cucina orientale. Oggi sono entrate nella dieta non solo di vegetariani e vegani, ma anche dei consumatori più tradizionali, tanto che in Europa e negli Stati Uniti rappresentano uno degli alimenti a più alto tasso di crescita. Si stima che attualmente, a livello globale, siano prodotte e commercializzate ogni anno circa 19 milioni di tonnellate di alghe marine. Gli impianti di coltivazione sono localizzati fin dagli anni Ottanta in Cina, India, Stati Uniti, Myanmar e Messico, ma anche in Europa sta iniziando a muoversi qualcosa. Nelle serre-laboratorio dell’Università olandese di Wageningen si stanno sviluppando nuove tecniche di coltivazione e in Gran Bretagna la catena di supermercati Tesco ha introdotto da tempo cestini di alghe fresche nel reparto verdure.

alghe
ALGA mage

Promosse dalla FAO

Questa massiccia diffusione è legata al fatto che, oltre a essere apprezzate per le loro proprietà nutritive, le alghe sono coltivate a costi molto contenuti, con un impiego ridotto di energia. Inoltre, per proliferare non hanno bisogno di terreni agricoli, scarsamente disponibili, ma utilizzano l’acqua dei mari o dei laghi, presente in grande quantità in ogni angolo del Pianeta. Ecco perché la FAO ritiene che questi vegetali rappresentino una delle soluzioni possibili al problema della fame nel mondo, considerando che la popolazione è destinata a crescere in modo esponenziale nei prossimi decenni, passando dagli attuali sette miliardi ai nove miliardi nel 2050.

Proprietà multicolori

Le alghe di acqua salata e di acqua dolce sono considerate un vero e proprio super-alimento. Infatti, contengono gli amminoacidi essenziali, grandi quantità di sali minerali e vitamine e hanno proprietà antiossidanti. Il loro apporto proteico è elevato, con percentuali che in alcuni casi raggiungono il sessanta per cento. I principali tipi di alghe utilizzate in cucina sono distinti in cinque gruppi in base al colore: verdi, rosse, brune, blu e bianche. Sono a tutti gli effetti verdure da servire come contorno, da abbinare a svariati piatti della cucina tradizionale o da impiegare nella preparazione di inedite creazioni.

cioccolato con alghe
foto di The Algae Factory

cioccolato con spirulina

Un altro ingrediente molto utilizzato nel mondo del dolce è l’Agar agar, che si ottiene dalla lavorazione di alghe rosse appartenenti a diversi generi. Entra come gelificante naturale in molte preparazioni, tra cui budini, marmellate, creme, salse, e nel gelato per renderlo più stabile.

Anche nei dolci

La Spirulina (Spirulina maxima) è un’alga acquatica blu, originaria del Messico, dove era consumata dagli Aztechi per affrontare grandi sforzi fisici e mentali. Infatti, è il vegetale più ricco di proteine che si conosca e, inoltre, è una fonte eccezionale di micronutrienti: vitamine, minerali, amminoacidi essenziali, omega-3 e omega-6. Per tutti questi motivi, è diventata un integratore alimentare molto in voga tra gli sportivi, i salutisti e i vegani e capita sovente di trovarla tra i componenti di barrette energetiche. Si rivela ottimo l’abbinamento con il cioccolato; grazie alle sue proprietà rinvigorenti, la “tavoletta” si trasforma in un superfood.

TANTE E CON UTILIZZI DIVERSI

La Lattuga di mare (Ulva lactuca) è un’alga verde che si presenta in cespi a foglie larghe e, come suggerisce il suo nome, può essere condita e consumata come una comune insalata. L’alga Nori (Porphyra tenera), invece, è utilizzata nella cucina giapponese per avvolgere i maki; viene commercializzata in fogli ed è un ottimo insaporitore di minestre e insalate. Simile a uno spago, l’alga Wakame (Undaria pinnatifida) stimola il sistema immunitario; si può servire cruda con i sottaceti oppure insieme agli agrumi in una rinfrescante insalata estiva.

Molto ricca di ferro è la Dulse (Palmaria palmata), un’alga rossa che solitamente cresce selvatica lungo le coste del Pacifico e dell’Atlantico del Nord; in alcune nazioni come l’Irlanda è usata per insaporire le preparazioni a base di carne, perché una volta cucinata ha un gusto del tutto simile al bacon. L’Arame (Eisenia bicyclis) è di colore scuro e solitamente viene tagliata in lunghi filamenti; si cuoce al vapore o saltata con un filo d’olio, ha un sapore delicato ed è considerata un buon riequilibratore del benessere fisico. Ricca di potassio, fosforo e iodio, invece, è l’alga Kombu (Laminaria digitata o Laminaria japonica), impiegata nella cottura dei legumi per renderli più morbidi e digeribili e nella preparazione di minestre e frittate.


a cura di Anna Fraschini – foto di Sxc.hu

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