Incanto a tavola
La cucina agrigentina offre una “generosa” varietà di sapori e profumi che esaudiscono qualsiasi desiderio

Tra gli eventi in calendario per l’anno di Capitale Italiana della Cultura ad Agrigento non mancano esperienze dedicate all’enogastronomia. “Vivere Diodoros” è l’iniziativa che ogni venerdì a Casa Barbadoro Diodoros, nella Valle dei Templi, avvicina i visitatori ad alcuni prodotti tipici, quali vino, olio, mandorle, miele, capperi, attraverso degustazioni e narrazioni. Un’opportunità per valorizzare il meraviglioso patrimonio del Parco che non è solo archeologico e paesaggistico, ma anche agricolo.
Olio e vino da tempo immemorabile sono presenti per accompagnare la preparazione e la degustazione delle pietanze di una cucina locale che non lascia mai delusi. Dall’antipasto al dolce, passando per le specialità da street food, è un susseguirsi di sapori e profumi pieni e veraci. La caponata di melanzane e le sarde alla beccafico lasciano spazio ai cavatelli “alla giurgintana” o alla minestra di seppie, per passare al coniglio “all’agri-duci” o alla sogliola alla saccense e per terminare con cassate, cannoli e molti altri dolci.

L ’UNIONE FA LA FORZA
Tra le degustazioni un posto d’onore spetta a “Diodoros – il Vino della Valle”, etichetta creata dalla cooperativa CVA Canicattì accostando Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi dei templi. L’azienda fa parte della Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi, che coinvolge cantine, oleifici, aziende agricole e strutture ricettive in provincia di Agrigento e Caltanissetta per fare rete e puntare a un’offerta unica di prodotti locali. Sono proposti diversi tour per “assaggiare” sul campo e scoprire il profondo legame tra pregiate produzioni vinicole e agroalimentari con la storia e la cultura del posto.
A cura di Maria Meneghetti – Casa Diodoros – ph. Eduardo Cicala