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Elisir di Lunga Vita

Una nuova “Super Berry” si sta affacciando sul mercato Italiano. Si tratta delle bacche dell’aronia melanocarpa, ricche di antiossidanti naturali; permettono di creare, nel mondo del dolce, specialità dall’alto contenuto salutistico


Proprietà terapeutiche

Originarie del Nord America, le polpose bacche di aronia costituivano un alimento importante nella dieta quotidiana dei nativi americani, i primi a scoprire i loro effetti benefici sulla salute, oggi studiati dalla scienza moderna. Inizialmente ad attrarre l’attenzione di scienziati e nutrizionisti è stato il loro intenso colore blu-violaceo, una pigmentazione molto scura dovuta a un’elevatissima presenza di fitochimici fenolici, in particolare antociani.
1480 mg per 100 grammi la quantità totale contenuta all’interno delle bacche fresche, e 664 mg per 100 grammi la concentrazione di proantociani.

Lo dice la scienza

Già nel 2005 uno studio polacco sui chokeberry (termine inglese), pubblicato sulla rivista European Food Research and Technology, ha rilevato che gli antociani e le pro-antocianidine sono i gruppi dominanti dei composti fenolici presenti in queste bacche e nel loro succo.
Entrambi i valori sono tra i più alti mai misurati nel mondo vegetale, cinque volte superiori a quelli dell’uva, del mirtillo nero e della ciliegia, venti volte quelli di lamponi e fragole.

Meccanismo di difesa

Questi ingredienti bioattivi sono contenuti soprattutto nella buccia e servono a proteggere la polpa e i semi dall’esposizione alle radiazioni ultraviolette (la pianta cresce in zone particolarmente soleggiate). Filtrando l’intensa luce del sole, esercitano un ruolo decisivo nel contrastare l’aggressione di specie chimiche ossidanti. Riproducono lo stesso meccanismo di protezione all’interno dell’organismo umano, perché riescono a riparare le cellule attaccate da una presenza eccessiva di radicali liberi e ne stimolano la rigenerazione; per questo motivo si sono rivelati preziosi alleati nella battaglia contro le malattie degenerative.

                                                                           

ricchissime di vitamine e sali minerali, le bacche essiccate sono ideali aggiunte a yogurt e muesli, a colazione o come spuntino

 

La produzione

Il primo produttore mondiale è la Polonia, con una superficie coltivata di circa 6mila ettari. La restante produzione europea si trova in Austria, Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Ucraina e ora anche in Italia. La vicinanza con l’Austria, dove l’aronia fa parte delle abitudini alimentari, ha senz’altro stimolato la sua diffusione nella regione Friuli – Venezia Giulia. Pioniera, nel nostro Paese è stata l’azienda agricola 4 Principia Rerum (4PR) di Lucinico (Gorizia), che nel 2014 ha inaugurato una coltura biologica e biodinamica, iniziando anche la vendita di prodotti trasformati di aronia.

Una buona prevenzione

Aiutano a rendere più elastiche le pareti dei vasi sanguigni e a prevenire disturbi cardiovascolari, come infarto e ictus, e sono efficaci nel ridurre il colesterolo LDL contrastando la formazione di placche aterosclerotiche.
Inoltre, mantengono giovane la pelle, perché proteggono la cute dagli effetti nocivi degli inquinanti ambientali, come il fumo, e di altri fattori che inducono il corpo a produrre radicali liberi. Sono ricche di vitamina K (per conservare ossa forti), di fibre per la salute dell’intestino e hanno un alto contenuto di acido chinico, efficace nel trattamento delle cistiti.

Ricchezze del territorio

Oggi, pasticcerie e ristoranti di Gorizia, propongono con successo specialità a base di aronia, tra questi il ristorante Rosenbar. Fra i più apprezzati, la Mouse di cioccolato bianco con “rosa di Gorizia” (un radicchio rosso coltivato in logo) e Asper uno speciale condimento balsamico prodotto con una selezione di bacche di aronia e mosto d’uva. Sempre in città, la pasticceria L’oca Golosa di Federico e Valentina del Luca si distingue per le squisite brioches e crostate realizzate con la composta di aronia e la cosiddetta Farina del Patto. Quest’ultima è il risultato di un accordo di filiera fra agricoltori, trasformatori e consumatori del Friuli orientale per garantire la produzione e lo scambio di farine di eccellenza accessibili a tutti.

Coltura alternativa

Un serbatoio di salute, così definisce la pianta Marco Martelli (manager dell’azienda agricola Martelli-Renzi) che a Fontanelice, in provincia di Bologna, ha deciso di sostituire le coltivazioni di albicocco, ormai a bassa resa nella zona. “L’aronia – sostiene – è un’alternativa ideale. Oltre a non avere bisogno di grandi quantità di acqua, è molto resistente alle malattie dei piccoli frutti e al gelo e non ha nemici patogeni naturali. Voglio farla conoscere, perché chi ha studiato le sue proprietà ha trovato di fronte a sé una straordinaria fonte di salute”. Mariana Pintea ha seguito il suo esempio e ha impiantato con buon successo una piccola piantagione a Castel del Rio, nella parte alta della Valle del Santerno.

Scelte consapevoli

La coltivazione dell’aronia sta lentamente prendendo piede in Italia e si estende a zone diverse. In Piemonte, i fratelli Tega l’hanno inserita nella loro azienda agricola “MirtilloLand” di Landonia, in provincia di Novara, e confermano che, da allora, sono sempre di più i clienti che la richiedono; soprattutto pasticcerie e gelaterie che con le bacche e i prodotti trasformati (il succo puro spremuto a freddo, confetture, composte, purea, mostarde) preparano gustosi e salutari specialità, adatte anche a celiaci e vegani.

Fantasia in pasticceria

Cheesecake, torte, crostate, ghiaccioli, semifreddi, muffin, plumcake, barrette energetiche… e poi dissetanti bevande (succo, frappè, smoothies) oltre a decorazioni d’impatto per torte e parfait… alla fantasia del maestro pasticciere iniziare la sperimentazione. Si consigliano le associazioni con kefir, miele, lime, kiwi, arance, goji, lamponi, frutta secca, ideali per sviluppare al massimo le eccezionali proprietà nutraceutiche della pianta.

Dove acquistare

Le bacche essiccate e il succo sono reperibili nelle erboristerie e nei negozi dedicati all’alimentazione naturale, ma anche in alcuni supermercati. In alternativa, si possono acquistare on line direttamente dai produttori affidandosi ai canali sicuri. Il consumo di aronia prevede un dosaggio giornaliero che varia da 7 a 10 cc per il succo in purezza, da 15 a 20 cc per il succo misto (uva mela), 10 grammi di polvere o di bacche essiccate.

 

Anche in cosmesi
E’ da tenere presente che i frutti di aronia sono impiegati anche in cosmetica. Esistono in commercio linee complete di creme viso, corpo, rossetti e stick proteggi labbra, saponette realizzate con il metodo dell’antica ricetta di Marsiglia

Gli usi nel mondo

Fieri delle loro “native berries”, gli americani coltivano l’aronia su vasta scala e nelle loro case sono sempre presenti deliziosi muffin, pie, smoothies, infusi e marmellate preparate con i chokeberries.
Speciali salse e condimenti balsamici accompagnano anche piatti salati da gourmet, per esempio filetti di pesce grigliati o carni arrostite. Nel Nord Europa è molto diffusa l’abitudine di iniziare la giornata con uno smoothie preparato miscelando una manciata di bacche di aronia con una banana matura, una tazza di kefir, sciroppo d’agave e una spruzzata di limone.
In Russia le bacche sono utilizzate per la preparazione di numerosi dolci.


 

A cura di Annamaria Andreasi

 

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