I benefici di questa immersione totale sono stati studiati dal punto di vista scientifico da due medici nipponici, Qing-Li e Yoshifumi Miyazaki. Aiuta a ritrovare il proprio equilibrio, a migliorare l’umore, a rinforzare il sistema immunitario e a ridurre lo stress; infatti dopo questa piacevole attività i livelli di cortisolo si abbassano e il ritmo della pressione sanguigna è più regolare. Non serve fare nulla, solo dare al corpo il tempo di assorbire le molecole aromatiche benefiche che le piante emettono.
Per eseguire al meglio l’attività è consigliabile essere guidati da un facilitatore esperto di medicina forestale che insegna a muoversi con calma, a respirare a fondo, a stabilire una relazione con le piante facendo in modo che le molecole aromatiche entrino in contatto con il nostro corpo e portino i benefici che la scienza ormai ha riconosciuto.
Il percorso nella foresta è suddiviso in vari step. Il primo viene chiamato “saluto al dojo”, ovvero al luogo; idealmente si vuole riconoscere un momento preciso di distacco tra la routine della quotidianità e quello che si andrà a vivere nel bosco. In pratica, si mette in atto un rito, ad esempio come passare sotto un arco formato dai
rami di un albero oppure toccare un tronco e chiedere il permesso di entrare.
Negli step successivi si cammina in maniera lenta ma ancora disordinata; le persone parlano tra loro mentre vengono descritti il luogo e l’attività che si andrà a fare. Ci si riunisce in cerchio, in modo che ci si possa guardare e si inizia un momento di meditazione, respirando lentamente per prendere consapevolezza del nuovo stato.
Successivamente ci si focalizza sui cinque sensi; il facilitatore durante la camminata invita i partecipanti a concentrarsi per osservare, annusare, gustare, odorare e ascoltare quello che c’è intorno in un silenzio totale. Alla fine, prima di uscire dal bosco, lo si saluta e lo si ringrazia per quello che ha offerto.
QUANTO TEMPO
Non c’è un’indicazione precisa in merito alla durata di questa esperienza che può essere protratta per un’intera giornata (anche la notte) e ripetuta tutte le volte che si vuole. Per eseguire però tutti gli step previsti sono necessarie almeno un paio d’ore.
I SENSI COINVOLTI
TATTO. Le piante, l’erba, i tronchi, il muschio si toccano usando le mani, tenendo gli occhi a volte chiusi
OLFATTO. Si annusa un fiore, una foglia, la corteccia di un albero, l’aria pulita e ossigenata
VISTA. Si osservano i colori naturali del bosco, si distinguono le diverse tonalità di verde e di marrone e si alza lo sguardo verso il cielo
UDITO. Si ascoltano e si captano i suoni a cui si è poco abituati, il vento tra le foglie, il cinguettio dell’uccellino, un rumore lontano
GUSTO. Si può usare la bocca per assaggiare i frutti prodotti dal bosco o piccole porzioni di foglie e fiori
Studi recenti hanno dimostrato che la Forest therapy è consigliata anche a persone che hanno problemi di salute poiché i benefici agiscono sull’efficienza del sistema immunitario. Inoltre, sono stati appurati miglioramenti della glicemia nel sangue, in favore delle persone che soffrono di diabete. I vantaggi sono per tutti a livello respiratorio, circolatorio e di pressione sanguigna.
UN’ASSOCIAZIONE DEDICATA
Nel 2018 è nata l’Associazione italiana di medicina forestale con gli obiettivi di far conoscere e riconoscere questa disciplina trasmettendo a quante più persone la consapevolezza del potenziale terapeutico del contatto immersivo nel bosco; inoltre si vuole fare ricerca scientifica sul tema della Forest therapy, formare gli esperti facilitatori, qualificare le aree naturalistiche (i Forest bathing center) contribuendo a tutelare e proteggere il patrimonio forestale e boschivo nazionale. Per informazioni consultare il sito www.medicinaforestale.com.
A cura di Chiara Masciocchi – consulenza dottoressa Gigliola Sigismundi,
vice presidente A.I.Me.F. Associazione Italiana di Medicina Forestale
