Turisti non per caso

La cultura guarda a nord

Riga in Lettonia e Umeå in Svezia sono le città designate dall’Ue quali Capitali europee della cultura. Per un anno offriranno un nutrito programma di eventi per valorizzare la propria specificità e mettere in evidenza gli aspetti comuni con gli altri Paesi d’Europa.

UMEÅ

NAZIONE: Svezia
LINGUA: svedese
VALUTA: corona svedese
CLIMA: subartico con estati fresche e inverni freddi

RIGA

NAZIONE: Lettonia
LINGUA: lettone
VALUTA: euro
CLIMA: temperato con estati calde e umide e inverni sotto zero

In coppia

Per rafforzare l’appartenenza alla medesima comunità dal 1985 l’Unione europea ha istituito la Capitale della cultura. Un’iniziativa che è cresciuta di importanza e che rappresenta un notevole fattore di attrazione turistica. Dal 2007 sono due gli Stati che decidono la propria città. Quest’anno l’onere e l’onore sono toccati a Riga e Umeå, due realtà differenti, ma accomunate dal desiderio di far conoscere il proprio patrimonio culturale, costituito per la prima da più di ottocento anni di storia e da università e ricerca, invece, per la seconda.
Riga.

Euro e libri

Riga.
ph.Kaspars Garda
Riga, perla del Baltico, è la capitale della Lettonia. L’inizio dell’anno di Capitale europea della cultura ha coinciso con l’ingresso del Paese nell’euro. Un doppio evento che è stato festeggiato ufficialmente con una “catena per la cultura”, cioè il passaggio di volumi di mano in mano dalla vecchia biblioteca alla nuova, in ricordo della catena umana di 600 km che nel 1989 unì Lettonia, Estonia e Lituania nella richiesta di indipendenza dall’Urss.

Force Majeure

La “catena per la cultura” è stato il primo degli eventi del programma “Force Majeure”, che prevede circa duecento manifestazioni tra concerti, mostre, spettacoli, attorno ad alcuni temi forti, come la storia del libro stampato, la via dell’ambra, la Prima Guerra mondiale, il solstizio d’estate, l’arte contemporanea e le installazioni di luce. E tanta musica con un’edizione multimediale dell’opera Rienzi, composta da Richard Wagner quando era direttore del teatro della città; e poi esibizioni
di musicisti e cantanti nati a Riga e in Lettonia, e le gare delle Olimpiadi del canto corale.
Riga.
ph.Kaspars Garda

Poli di attrazione

Simbolo di Riga2014 è Gaismas pils, la nuova biblioteca nazionale. Il progetto, curato dall’architetto Gunars Birkerts, si ispira alla leggenda lettone del Castello di luce ed è destinato a ospitare anche mostre, conferenze, concerti grazie al suo auditorium. Il Teatro Nazionale è l’altro polo principale di eventi; inaugurato nel 1863, ha mantenuto, nonostante alcuni interventi di ricostruzione e ristrutturazione, lo stile originario. Da fine aprile a fine settembre, inoltre, sarà aperto al pubblico l’edificio un tempo sede del Kgb per accogliere alcune esposizioni sulla sua storia e su quella della Lettonia. Una parte degli eventi si tiene anche a Sigulda, cittadina a 50 km da Riga, partner della capitale con un programma legato a natura, sport e arte.
Riga.
ph.Tevijas Sargs

Perla di Art Noveau

Riga.
ph.Kaspars Garda
Attraversata dal fiume Daugava, Riga, che oggi conta circa 700mila abitanti, fu fondata nel 1201 dal vescovo tedesco Albrecht von Buxthoeven. Il suo centro storico è stato inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’umanità per la presenza di oltre ottocento edifici in stile Art Nouveau e per l’architettura in legno del secolo XIX. Un suggestivo labirinto di stradine conduce i visitatori a scoprire i segni lasciati dai dominatori finlandesi, danesi, svedesi, tedeschi e russi; si ammirano i palazzi tipici dell’architettura anseatica e il Castello del 1300, oggi residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Lettone, e le Case Tre Fratelli costruite secondo diversi stili. Svettano sui tetti le tre guglie delle maggiori chiese, la Cattedrale, la chiesa di San Giacomo e di San Pietro.

UNA STRUTTURA ORIGINALE

Da non perdere è un giro al Mercato Centrale, non solo per l’occasione di trovare di tutto, ma anche per ammirare la struttura che è stata ricavata all’interno di cinque hangar dei dirigibili Zeppelin degli anni Trenta.   Riga.  

RICETTA: Debessmanna, mirtillo sbattuto con il latte, è un dolce tradizionale che, oltre a essere servito in bar e ristoranti, è spesso preparato anche in casa.

Ingredienti: 75 g di mirtilli, 200 g di acqua, 50 g di zucchero, 30 g di semolino
Preparazione: risciacquare i mirtilli e schiacciarli per farne uscire il succo. Mettere i mirtilli in un tegame e coprirli con l’acqua. Farli bollire per cinque minuti. Filtrare e aggiungere lo zucchero. A poco a poco aggiungere il semolino mescolando di continuo. Riscaldare finch il semolino diventa denso e aggiungere il succo di mirtilli. Versare il composto in una ciotola e farlo raffreddare. Con una frusta montarlo fino a raddoppiare o triplicare la dimensione. Servire poi con latte freddo.

Co-creation

Umea. Umeå, porta della Lapponia, è una città della Svezia settentrionale. Proprio per la sua posizione geografica il programma messo a punto per l’anno di Capitale della cultura è stato suddiviso nelle otto stagioni del calendario lappone (inverno profondo, inizio primavera, primavera vera e propria, inizio estate, estate, inizio autunno, autunno vero e proprio, inizio inverno). Parola chiave del programma è “Co-creation”, nel senso che tutti possono partecipare e dare un contributo alle iniziative per far conoscere questa parte del Paese e intensificare così gli scambiculturali.

Per ogni stagione

Musica, danza, teatro, arte, fotografia, cinema, sport… Questi sono gli ambiti in cui spaziano gli eventi di Umeå – 2014, inaugurati con una suggestiva cerimonia di luci, suoni e movimenti coreografici durante l’Opening Weekend. Per ogni stagione del calendario lappone sono in programma diverse manifestazioni principali e collaterali studiate sulle caratteristiche dell’eredità culturale e del territorio dell’unica popolazione indigena europea, per un totale di 40 festival, 80 eventi, 100 progetti e l’inaugurazione di nuovi musei. Alcuni eventi, come il Festival del tango e Survival Kit, sono stati organizzati in collaborazione con Riga2014.
Umea.
ph. Per Lundberg

Creativi a raccolta

Il lancio di Umeå2014 è stato accompagnato da un concorso “Artists Caught by [Umeå]”, che ha coinvolto giovani creativi di tutto il mondo nell’interpretazione della cultura della città e della Svezia del Nord nelle categorie fotografia, film, design. Un’iniziativa unica nel suo genere. A contribuire alla riuscita del programma di Umeå2014 sono l’intera contea del Västerbotten e la regione del Norrland. Diversi progetti, infatti, hanno luogo nelle città dei dintorni per promuovere un nuovo concetto di viaggio.

Città degli studenti

Nota anche come “città delle betulle” per la presenza di questi alberi bianchi piantati dopo l’incendio del 1888, Umeå è un centro dinamico, in crescita con una popolazione dall’età media decisamente bassa per la presenza di tanti studenti. La sua università attira circa 36mila giovani su una popolazione di 118mila abitanti. Fiore all’occhiello è il Campus artistico, che comprende facoltà di architettura, istituto di design, istituto di belle arti e HUMlab, più il Bildmuseet, un museo dell’immagine con piani dedicati ad arte contemporanea, fotografia, architettura e design. In questi mesi sarà completato un nuovo edificio, Väven, progettato dallo studio Snøhetta sulle rive del fiume Umeälven, che diventerà un importante punto di aggregazione culturale.

Fondata dal re

Umeå deve i natali al re Gustavo II Adolfo di Svezia, che la fondò nel 1622. Tuttavia, nel sec. XIV esisteva già un nucleo popolato dai Sami, come testimonia un antico documento. Non essendo, però, stato costruito su ordine del re, intorno al 1590 perse il titolo di città. Subì nei secoli varie vicissitudini; fu rasa al suolo due volte dai russi, precisamente nel 1714 e nel 1720. E alla fine della guerra di Finlandia, nel 1809 l’esercito russo occupò Umeå da giugno ad agosto.

RICETTA: Kanelbullar

Kanelbullar è la brioche tradizionale svedese, una sorta di pane dolce speziato, ideale da gustare con il caffè lungo.

Ingredienti per l’impasto:

450 g di farina, 100 g di zucchero, 250 ml di latte, 75 g di burro, 25 g di lievito fresco, 1 cucchiaino di cardamomo macinato (o pestato), 1/4 di cucchiaino di sale, zucchero a granella

Ingredienti per la farcitura:

50 g di burro, 50 g di zucchero di canna, 1 cucchiaio di cannellaRICETTA: Kanelbullar

 

Preparazione:

Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mescolare la farina con lo zucchero, il sale e il cardamomo, versare il tutto sulla spianatoia o nella planetaria, aggiungere il burro fuso e infine il latte e impastare fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Coprire e lasciar lievitare per circa due ore (deve raddoppiare di volume). Dividere l’impasto in due e stendere ogni metà con una forma rettangolare alta mezzo centimetro. Far ammorbidire il burro della farcia, aggiungere la cannella e lo zucchero e spalmare questo composto sui due rettangoli di pasta, poi arrotolarli senza stringere troppo, in modo da ottenere due salsicciotti. Tagliarli a fette di circa 3 cm di spessore e deporle su una teglia rivestita con carta da forno. Coprire di nuovo e lasciar lievitare per 30 minuti. Scaldare il forno a 190°C, cospargere le brioche con granella di zucchero e infornare per una ventina di minuti o finché siano dorate. Lasciare raffreddare.

 


a cura di Federica Serva – foto di  Foto di Riga2014 e Umeå2014

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