Senza banconote
La tendenza verso la digitalizzazione dei pagamenti nel nostro paese sta assistendo a un aumento progressivo

I numeri sono in crescita a ritmi sostenuti. Secondo le stime dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nei primi sei mesi del 2024, il valore totale delle transazioni digitali, compresi gli acquisti on line, ha superato i 223 miliardi di euro, registrando un in cremento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una tendenza che porterà ad arrivare a fine anno tra i 465 e i 475 miliardi di euro (con una crescita tra il 7% e il 9% rispetto al 2023).
In negozio quasi nove pagamenti su dieci, si effettuano in modalità contact less, tramite carte o con wallet NFC, per un totale che ha superato i 130 miliardi di euro. I pagamenti con smarthphone o wearable (dispositivi indossabili) all’interno dei punti vendita sono aumentati sia per quanto riguarda il valore transato (58%, per un totale di 19,9 miliardi di euro) sia per numero di transazioni (oltre 760 milioni in sei mesi, un più 68% rispetto a un anno fa).

Il costo delle commissioni varia a seconda del valore delle transazioni che vengono fatte; si va dallo 0,9% per un negozio con scontrino medio di 5 euro a oltre l’1,2% nello scenario in cui non vi siano microtransazioni. A queste percentuali bisogna sommare le spese legate ai terminali POS come canoni mensili o installazione, differenti a seconda della banca e del tipo di terminale. “Lo studio evidenzia come una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici richiede una riduzione dei costi per gli esercenti e una maggiore trasparenza” ha commentato Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “Tuttavia, è fondamentale che i commercianti siano consapevoli della scelta dell’offerta, individuando la più adatta alle proprie esigenze”.
COSTI ANCORA TROPPO ALTI
Gli esercenti denunciano l’onerosità delle commissioni applicate alle transazioni digitali. Per favorire un cambiamento in questo settore, è stato siglato un protocollo di intesa tra i rappresentanti degli esercenti e quelli degli operatori dei servizi di pagamento. Sono state, infatti, definite regole standard da applicare alle offerte promozionali rivolte in particolare ai negozianti con fatturato fino a 400mila euro.
Importi mediamente più bassi. I dati evidenziano un utilizzo frequente dei pagamenti con carta anche per acquisti di costo contenuto. Lo scontrino medio quest’anno è pari a 42,80 euro rispetto al 2023 quando era stato di 45,50 euro, segnale di un utilizzo sempre più frequente anche per acquisti di importo moderato; un trend spinto soprattutto dalla diffusione delle carte di debito ossia quelle che prevedono l’addebito delle cifre spese sul conto corrente bancario del titolare, contestualmente all’esecuzione dell’operazione.
I mobile e gli smart Pos sono sempre più usati e richiesti dai commercianti perché, rispetto ai lettori tradizionali, offrono maggiore flessibilità e funzionalità avanzate. La tendenza futura è però quella dei softwarePos, soluzioni basate su Cloud in grado di trasformare qualsiasi dispositivo Android e iOS in un terminale di pagamento contactless. Al termine del 2023 c’erano 38mila “terminali” abilitati, su un totale di 3,2 milioni di Pos, una cifra ancora limitata ma con ampie prospettive di crescita.