Sotto l’occhio della telecamera

La pasticceria ha sempre più spazio in televisione, come dimostra il numero crescente di programmi e talent show. Un’occasione per far conoscere, al di la della temporanea notorietà, cosa c’è dietro alla preparazione di torte e dessert.
Sfida tra numeri unoNon c’è solo la cucina in tv con trasmissioni entrate nel cuore dei telespettatori, come “La prova del cuoco” e “Masterchef”.Anche la pasticceria ha conquistato il proprio spazio. Negli ultimi anni sono stati lanciati vari programmi e talent show sull’arte del dolce che, con tagli diversi, esaltano la bellezza e la bontà delle proposte e l’abilità di chi le prepara. Ad accendere i riflettori sul mestiere del pasticciere è stato, a partire dal 1994, Pippo Baudo con “Numero Uno”, programma in cui rappresentanti di differenti categorie professionali si sfidavano in prove di abilità. Silvio Bessone, Francesco Crocco, Alessandro Dalmasso sono stati tra i primi… a provare il brivido della telecamera! | ||
Interni ed esterniGli ultimi, invece, sono stati i protagonisti de Il più grande pasticcere.Il cooking talent show, condotto da Caterina Balivo su Rai 2 tra novembre e dicembre, ha visto in gara dieci giovani professionisti giudicati da tre maestri di livello internazionale, Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini. Girato in collaborazione con Toro Produzione nei suggestivi ambienti dell’accademia di pasticceria Campus Etoile Academy a Tuscania (Viterbo) e in prestigiose location esterne, dove a “dirigere” la prova era il maestro dei maestri dei pasticcieri italiani, Iginio Massari. |
![]() | Nella parte del giudice“Affascinante” è l’aggettivo che Roberto Rinaldini usa per descrivere l’esperienza vissuta a “Il più grande pasticcere”.«È stato il primo – spiega – format di talent show, con dinamiche differenti dai concorsi e dai campionati mondiali. |
…un tourbillon intrigante e spettacolare di mignon, torte nuziali, macarons…
Diffondere conoscenza | ![]() |
![]() | Talenti in giocoUna bella storia di amicizia.È questa l’eredità umana, al di là di quella professionale, che è rimasta a Silvia Federica Boldetti, Roberto Cantolacqua e Antonio Daloiso, concorrenti de “Il più grande pasticcere”. |
…il consumatore spesso ignora quanto sia lunga la preparazione di un dolce…
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Zucchero e pannaSulla rete ammiraglia della Rai, da settembre Antonella Clerici prolunga l’intrattenimento con i telespettatori con Dolci dopo il Tiggì. Al termine del TG1, spenti tutti i fornelli della “Prova del cuoco”, si accendono quelli del programma realizzato in collaborazione con Endemol. In uno studio “zuccheroso” dai colori bianco panna e rosa confetto i concorrenti si mettono in gara preparando, da lunedì a venerdì, un dolce diverso in venti minuti circa.A giudicarli sono stati chiamati grandi maestri dell’alta pasticceria italiana: Ambra Romani, Salvatore De Riso, Luca Montersino, Guido Castagna e un maestro pasticciere della Federazione internazionale pasticceria gelateria e cioccolateria che cambia ogni settimana. |
![]() | La dote della chiarezzaDa quattordici anni Salvatore De Riso è al fianco di Antonella Clerici, prima con la “Prova del cuoco”, ora anche con “Dolci dopo il Tiggì”. Merito delle specialità al limoncello di Amalfi che hanno stregato la commissione al primo provino e della capacità di saper spiegare, in maniera chiara, come fare una torta. «Per la trasmissione – spiega – curo la puntata dedicata ai dolci della tradizione. |
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Dolci in villaErano, invece, pasticcieri amatoriali tutti i partecipanti di “Bake off Italia – dolci in forno”, talent show trasmesso da settembre a novembre sul canale Real Time. A presentare il programma, prodotto da Magnolia, era Benedetta Parodi affiancata dai due giudici d’eccezione Ernst Knam, il “Re del cioccolato”, e Clelia D’Onofrio, per anni direttore de “Il cucchiaio d’argento”. Nella storica Villa Arconati a Castellazzo di Bollate (Milano) i sedici concorrenti, tra ansia ed emozione, hanno affrontato le prove di creatività e le prove tecniche. Queste ultime prevedevano la preparazione di una torta seguendo la ricetta del maestro Knam. A vincere la seconda edizione, alla presenza in finale del “Boss delle torte”, Buddy Valastro, è stata Roberta Liso. |
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Esperienze diverse«Buddy Valastro – afferma Ernst Knam – ha fatto veramente scuola e l’attenzione verso la pasticceria si è ac – centuata in televisione grazie a diversi format». Mentre Il re del cioccolato è stato girato direttamente in pasticceria con il maestro e il suo staff all’opera per esaudire le richieste di clienti vip, “Bake off Italia” è stata una gara ripresa nel set allestito a Villa Arconati. «Il momento più bello – rivela – è stato proprio vedere per la prima volta l’ambientazione. Mi sono piaciuti la collaborazione tra il team della produzione e i partecipanti e il clima che si è instaurato tra questi ultimi, che hanno dimostrato di essere veramente all’altezza della situazione». Quindi la capacità di lavorare in un luogo non consueto, lontano da casa, davanti a una telecamera… |
…i tempi, per le esigenze della ripresa televisiva, sono diversi rispetto a quelli del laboratorio…