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Più tutela

La creazione dell’Albo nazionale delle botteghe e dei pubblici esercizi storici punta a salvaguardare e promuovere un patrimonio unico di attività

È stato salutato come un “provvedimento di portata storica” il Decreto Legislativo 27 dicembre 2024, n. 219 grazie al quale sarà istituito l’Albo nazionale delle attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi storici. La pubblicazione del decreto nella Gazzetta ufficiale dello scorso 16 gennaio segna la fine di un percorso che finalmente riconosce l’importanza non solo economica, ma anche culturale dei locali pubblici con una lunga storia alle spalle.

Memoria del territorio

Gelaterie che di padre in figlio perpetuano la lavorazione artigianale del “dolce freddo”; pasticcerie che preparano
torte e biscotti tipici seguendo ricette tramandate nei secoli; caffetterie che accolgono i clienti in ambienti che conservano l’arredo di un tempo. Sono tutti locali che custodiscono pezzi di storia da proteggere di fronte alla standardizzazione dei modelli di consumo e alle difficoltà di gestione.

Disposizioni specifiche per la tutela e la valorizzazione sono previste dal Decreto Legislativo. La principale è la nascita dell’Albo nazionale che sarà suddiviso in sezioni regionali, metropolitane e comunali e sarà gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le singole amministrazioni locali si occuperanno di inserire le attività che ne facciano richiesta e siano in possesso di determinati requisiti. L’auspicio è che vengano trovati criteri omogenei di individuazione degli esercizi storici e sostegni economici per aiutare a preservare
la particolarità di queste attività.

 

A cura di Margherita Treves

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