PuntoIT n°111 Luglio-Agosto 2022

LUGL I O - AGOSTO 2022 / 119 Mete virtuali Un nuovo vocabolo invade ultimamente le cronache, “metaverso”. Ecco, a grandi linee, di cosa si tratta “CREDO CHE IL METAVERSO RAPPRESENTI IL PROSSIMO CAPITOLO DI INTERNET. ED È ANCHE IL NUOVO CAPITOLO DELLA NOSTRA COMPAGNIA” Ma r k Zucke r be r g d i MAR I NA SELLA Un ruolo importante l’ha avuto l’annuncio di Mark Zuckerberg, lo scorso ottobre, quando ha indicato che il nuovo nome della capogruppo Facebook Inc. sarebbe stato Meta, chiaro riferimento al metaverso. Facebook, Instagram e WhatsApp avrebbero mantenuto il loro nome accompagnato, però, dalla scritta “from Meta”, con il logo del simbolo di infinito. Si legge sul sito di Meta che “gli spazi 3D nel metaverso permetteranno di socializzare, imparare, collaborare e giocare in modi che vanno oltre ciò che possiamo immaginare”. Il termine non è nuovo, è stato coniato infatti dallo scrittore Neal Stephenson nel 1992; nasce dalla parola meta, che in greco significa dentro o oltre, e verso, abbreviazione di universo. Nel libro “Snow Crash” l’autore identifica il metaverso con un mondo virtuale proiettato nel cyberspazio, parallelo a quello reale, in cui le persone vivono attraverso gli avatar. A sua volta il primo riferimento al cyberspazio è stato di William Gibson, esponente della narrativa cyberpunk, nel romanzo “Neuromante” del 1984. iStockphoto iStockphoto

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