PuntoIT n°110 Maggio.Giugno 2022

170 / MAGG I O - G I UGNO 2022 Vinitaly è stato il palcoscenico per presentare il Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa. La neonata realtà rappresenta l’evoluzione dell’Istituto Nazionale Grappa realizzata in collaborazione con AssoDistil, associazione che riunisce oltre sessanta distillerie industriali. L’atto è stato fortemente voluto per tutelare e promuovere la grappa con Indicazione Geografica (IG), denominazione che dal 2008 identifica a livello europeo il più importante distillato nazionale. Il neonato Consorzio sta lavorando per ottenere il decreto del Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento della personalità giuridica ai Consorzi di bevande spiritose come già avvenuto per quelli del vino e delle specialità alimentari. La grappa negli ultimi anni ha migliorato le caratteristiche sensoriali grazie a innovazioni nel processo di produzione, facendosi apprezzare anche dalle donne e dai più giovani. Il suo consumo sta parzialmente recuperando il calo subito nel periodo pandemico a causa soprattutto delle limitazioni per il settore Ho.re.ca. Attirare i giovani Secondo la ricerca di Nomisma per AssoDistil, presentata a Verona, l’identikit del consumatore di grappa in Italia è ben definito; ossia uomo, over 40, altospendente, amante della compagnia e attento alla qualità. Le generazioni più giovani possono essere avvicinate innanzitutto attraverso il web, canale maggiormente utilizzato dai Millennials per acquistare e per informarsi su metodo e luoghi di produzione della grappa, e poi attraverso la mixology, ossia il gustare la grappa mixata in cocktail, che desta interesse soprattutto fra gli under 40. UNA realtà È nato il Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa IG per sostenere sul mercato un prodotto di qualità d i MARGHER I TA TREVES un’eccellenza che esprime storia, cultura e sapienza produttiva del nostro Paese Connie Perez on Unsplash

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