PuntoIT n°110 Maggio.Giugno 2022

150 / MAGG I O - G I UGNO 2022 Se assunto in grande quantità può creare serie problematiche alla salute, aggravando particolari patologie. La dicitura “senza sodio” è consentita solo se il prodotto contiene un massimo di 0,005 g (5 milligrammi) di sodio per 100 g. Quella “a basso contenuto” è consentita solo se il prodotto ne contiene non più di 0,12 g (120 milligrammi). Infi- ne quella “a bassissimo contenuto” solo se il prodotto contiene un massimo di 0,04 g (40 milligrammi) di sodio. ATTENZIONE al sale Se si desidera evidenziare la presenza di proteine, fibre alimentari, vitamine e sali minerali, bisogna rispettare la normativa vigente. La dicitura “fonte di proteine” è consentita solo se almeno il 12 per cento del valore energetico dell’alimento è apportato da proteine, mentre quella “ad alto contenuto” prevede che l’apporto sia non meno del 20 per cento. La dicitura “alto contenuto di fibre” è approvata se il prodotto contiene almeno 6 g di fibre per 100 g e non meno di 3 g di fibre in 100 kcal. È possibile dichiarare che un prodotto è anche “fonte di vitamine e sali minerali”; in questo caso è necessario specificare il tipo e accertarsi che la quantità contenuta sia conforme alla direttiva 90/496/CEE. Per queste sostanze è previsto l’utilizzo di “ad alto contenuto” a condizione che quanto dichiarato sia il doppio rispetto all’origine della ricetta. ALTRE sostanze Nel gelato tradizionale i grassi, oltre ad aumentare la solidità, conferiscono la cremosità. L’indicazione “senza grassi” è consentita solo se il prodotto contiene un massimo di 0,5 g di grassi per 100 g o 100 ml; mentre diventa a “basso contenuto” se i lipidi non sono più di 3 g in 100 g per quanto riguarda i solidi e 1,5 g per 100 ml nei liquidi. Un’eccezione è fatta per il latte parzialmente scremato (1,8 g di grassi per 100 ml). Poiché la famiglia dei lipidi è molto vasta e alcuni di essi possono essere nocivi alla salute è consigliabile specificarne il tipo. QUESTIONE di grassi

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