MAGG I O - G I UGNO 2022 / 149 Un crescente numero di prodotti alimentari evidenziano la presenza o l’assenza di elementi percepiti dal consumatore come portatori di beneficio salutistico-nutrizionale. Il vantaggio commerciale che ne consegue è ovvio e, similmente a quanto avviene per l’industria, anche in molte gelaterie sono da tempo comparsi cartelli con varie dichiarazioni nutrizionali. L’indicazione che un prodotto contiene poche o addirittura zero calorie può essere attrattiva per il consumatore, lo stesso vale per il basso contenuto di zuccheri e grassi. Per evitare informazioni ingannevoli, la legislatura ha ritenuto di normare con precisione tali dichiarazioni. #LEPAROLECHENONTIHODETTO INDICAZIONI nutrizionali CORRETTA informazione L’energia calorica è fornita in maniera e quantità diverse dalle varie sostanze contenute nel cibo. La dicitura “senza calorie” è consentita solo se il prodotto apporta un massimo di 4 kcal per 100 g o ml; mentre diventa “a basso contenuto” quando non ne apporta più di 40 per 100 g nel caso di alimenti solidi e non più di 20 per 100 ml nei liquidi. Esiste anche la dicitura “a ridotto contenuto calorico” consentita solo se si elencano i fattori che ne provocano una riduzione di almeno il 30 percento. ENERGIA calorica Sono i componenti solidi presenti in concentrazione maggiore nei sorbetti e nei gelati. Oggi, per soddisfare le esigenze di chi deve ridurne o abolirne il consumo, il gelatiere produce anche sorbetti e gelati che spesso dichiara “senza zuccheri”. La dicitura “senza zuccheri” è consentita solo se il prodotto contiene non più di 0,5 g di zuccheri per 100 g o 100 ml, mentre si può dichiarare a “ridotto contenuto” se i glucidi non superano i 5 g per 100 g per i prodotti solidi e 2,5 g per 100 ml nei liquidi. Si può dichiarare “senza zuccheri aggiunti” solo se al prodotto non si aggiungono direttamente glucidi e in particolare mono e disaccaridi rispetto a quelli previsti dalla ricetta. PIÙ O MENO zuccheri Angelo Grasso
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