Proposta di riconoscimento IGP e DOP per la Nocciola dell’Etna
La Nocciola dell’Etna si prepara alla rinascita grazie alla proposta di avvio per l’iter di riconoscimento di qualità europea IGP e DOP promosso dal sindaco Alfio La Spina, alla guida del Comune di Sant’Alfio che vanta la maggiore produzione della Nocciola nel territorio vulcanico, e dal sindaco di Linguaglossa, Luca Stagnitta.
Il convegno che si è tenuto sabato 17 febbraio presso il MACE – Museo d’Arte Contemporanea dell’Etna a Sant’Alfio, e organizzato dall’Amministrazione Locale, ha avuto come tema centrale quello della valorizzazione e del potenziamento della corilicoltura o nocciolicoltura. Hanno presenziato all’evento con i componenti del Governo siciliano, l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, il senatore Salvo Pogliese, il sindaco del Comune di Linguaglossa Luca Stagnitta, il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, i relativi colleghi nei Comuni di Milo, di Mascali e Zafferana Etnea rispettivamente Alfio Cosentino, Luigi Messina e Salvatore Russo, il Commissario Straordinario di Castiglione di Sicilia Maria Salerno, esperti, imprenditori, associazioni di categoria, accademici e ricercatori dell’Università di Catania, oltre che con le istituzioni del comprensorio. Il sindaco Alfio La Spina, in rappresentanza di tutta l’area vulcanica che vuole implementare la coltivazione di un prodotto riconoscibile per le sue peculiarità organolettiche, ha come obiettivo quello di sostenere gli agricoltori affinché si migliorino le coltivazioni e si conferisca l’attributo di pregio con un marchio europeo. A intervenire vari Primi Cittadini, già interessati per la precedente tavola rotonda sulla DOCG ETNA per discutere della crescita del ramo vitivinicolo e delle conseguenze enoturistiche.
La Nocciola dell’Etna e dei Nebrodi può ambire a quel salto di qualità che le permetterebbe di aumentare la sua stima agli occhi dell’Europa e del mondo. La fascia nebroidea di Messina per esempio è cresciuta pur restando dietro a realtà sovrane di produzione di nocciola come Avellino, Viterbo e Cuneo. Per approfondire come sviluppare la prassi di valorizzazione e potenziamento della nocciolicoltura o corilicoltura, il team tecnico e di studio racconterà esempi e suggerimenti. Tra gli esperti Riccardo Ricciardello, Amministratore Delegato di “Sicilia in Guscio”, Santo Lanzafame e Rosario Di Francesco, seguiti da docenti e ricercatori dell’Università di Catania, in particolare del DI3A ovvero Dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Elisabetta Nicolosi e Luciano Caruso, il Segretario regionale CNA Sicilia Agroalimentare Tindaro Germanelli, il direttore dell’Irvo – Istituto Regionale del Vino e dell’Olio – Sicilia Gaetano Aprile e la presidente del Consorzio del Fico d’India dell’Etna Rita Serafini.
Questo appuntamento fa seguito ad un percorso di incentivazione del territorio etneo che il Sindaco La Spina ha avviato la scorsa estate con la “XIII Sagra della Ciliegia dell’Etna”.
Anche in questa occasione, il Comune di Sant’Alfio si è fatto promotore per sviscerare un ‘altra prelibatezza distintiva che è il vino, andando ad analizzare il quadro del settore vitivinicolo in termini di progresso e ricadute sull’enoturismo.