Con Parlapà il gianduiotto si fa biscotto
Cacao, nocciole e l’iconica forma a barchetta rovesciata, così come venne inventato alla fine dell’Ottocento, con quella forma capace di ricordare le montagne piemontesi: il gianduiotto è il cioccolatino più iconico di Torino, che oggi diventa un biscotto friabile al cioccolato e nocciole, che parla piemontese fin dal nome Parlapà grazie al biscottificio artigianale Briccodolce a Borgaretto (Torino). Parlapà (“non parlare”, in dialetto) è la tipica espressione piemontese di meraviglia e stupore. “Volevamo che fosse il commento di chi assaggiava per la prima volta il nostro nuovo biscotto”, spiegano Ivana e Vittorina, che gestiscono il biscottificio assieme alla madre Rosina e a Giulia, la più piccola della famiglia, “ma anche la nostra espressione guardando indietro alla strada fatta in questi vent’anni: Parlapà!”.
Il biscotto Parlapà verrà venduto in eleganti confezioni cilindriche color carta da zucchero, decorate con un dettaglio che rimanda ai torinesissimi portici, per sottolineare ancora una volta il legame con la città. Un packaging pensato come idea regalo, un po’ come lo erano le biscottiere di una volta. Dietro questo prodotto c’è una storia di tenacia e caparbietà, portata avanti al femminile da vent’anni in un laboratorio artigianale, dove si sfornano ogni giorno decine di tipologie diverse di biscotti, fatti secondo tradizione e con le migliori materie prime, a cui si aggiunge la piccola boutique dei biscotti torinese, in zona Crocetta (corso Alcide De Gasperi 20).